Pietro Castelli e Roberto Ferrari
 
Il Westin ha sempre un suo fascino, ma con le luci che annunciano il Natale, l’atmosfera è davvero magica.
La Sala Verdi ci aspetta come sempre, maestosa, con i suoi 11 mt di lunghezza e 15 di lunghezza, con gli ampi tavoli rotondi, il suo tovagliato bianco e i luminosi lampadari che donano un ulteriore tocco di classicità ed eleganza.
Siamo in 62 e possiamo ben dirci soddisfatti della partecipazione.
Dopo il tocco della campana e gli inni, seguono gli interventi del nostro Presidente, Alfonso Amato, della Presidentessa del Rotaract, Valeria Sesenna e del nostro AG Andrea Malaman.
A lui, un particolare ringraziamento per aver ancora una volta ascoltato e condiviso le nostre idee, mettendosi come sempre a disposizione per agevolare quello che dovrebbe sempre essere una linea guida dei Club rotariani: la “Community”.
Tra una portata e l’altra, tre rotaractiani si aggirano tra i tavoli e quello che era stato anticipato nei giorni precedenti si è infine concretizzato, dando finalmente un “perché” anche al tavolino che campeggia all’ingresso della sala e che ad inizio serata era munito di curiose bandierine - prodotte artigianalmente - pronte per essere poi acquistate dai generosi giocatori della “Riffa”.
Al termine della cena, i presenti, tra una fetta di panettone e uno spumante, vengono coinvolti nel gioco a quiz intervallato dall’Asta dove un album Pirelli, con foto in bianco e nero e ben datato, un panettone speciale, e un bottiglione di spumante Ribolla gialla l’hanno fatta da padroni.
I regali della “Riffa” meritano e così abbiamo raccolto 2.735 euro. E’ un buon risultato, ma non possiamo accontentarci e il prossimo anno dobbiamo fare di meglio.
La prenatalizia non è solo occasione di incontro per scambiare gli auguri.
E’ anche un “Service” dove tutti noi abbiamo il dovere di riflettere se disertare l’appuntamento o parteciparvi e in questa seconda scelta se vogliamo essere parte attiva nel consolidare amicizie e crearne di nuove, nel contribuire per il successo della raccolta fondi, portando doni o con offerta libera, nel partecipare con entusiasmo al gioco che viene proposto, bello o brutto che sia.
In un appuntamento come questo, siamo tutti liberi e non potrebbe essere altrimenti, ma il risultato finale non si ottiene per caso perché è il frutto dell’impegno di ciascuno di noi.
Un particolare ringraziamento va a Fabiola, che ha seguito tutti i preparativi sino al minimo dettaglio e ha permesso che questo evento verrà ancora una volta ricordato con piacere da tutti, a Craig, che ha donato ai soci la spilla che celebra i 40 anni del nostro Club, fondato nel 1985, e a Pietro, un vero esperto dell’intrattenimento e della raccolta fondi, che con le sue palettine ha reso il gioco ancora più imprevedibile e divertente.
Tra i tanti Service che possiamo fare, ce ne sono alcuni che sono molto semplici e dipendono solo ed esclusivamente da noi, come singoli. In questi giorni di festa, dove tutti avranno l’obbligo di essere felici, ci saranno persone che si sentiranno ancora più sole, più tristi e più appesantite dal fardello delle loro preoccupazioni.
Se ne conosciamo, cerchiamo di essere in qualche modo vicini anche a loro. Anche questo vuol dire essere rotariani.
Auguriamo a tutti voi di trovare nel vostro cuore quella serenità che aiuta a mantenere sempre viva la fiamma della speranza.