La serata del giovedì 16 settembre
PARLIAMO DI NOI
 
Tocco della campana, inni e saluto alle bandiere.  L’emozione e la gioia di ritrovarsi nella nostra sede storica del Westin Palace, in Piazza della Repubblica, ci assalgono e sono già testimonianza di quanto siamo pronti e motivati per le nuove sfide che ci attendono.
Questa prima conviviale dopo la pausa estiva verrà sicuramente ricordata dal nostro Presidente e ad onor del vero non solo da lui. Una sorta di diluvio universale si è appena abbattuto sulla città, replicando le importanti manifestazioni temporalesche che dettero il benvenuto a Pietro, quando nell’ormai lontano anno rotariano 2006/2007 iniziò la sua prima avventura come Presidente.
Non sappiamo se si tratti di una semplice coincidenza o vi sia invece una più articolata correlazione, ma resta il fatto che il nubifragio ha bloccato l’aeroporto di Malpensa per due ore e diverse persone sono rimaste intrappolate nei sottopassi, per poi essere salvate dai Vigili del Fuoco, costretti ad usare addirittura dei gommoni.
Anche tra di noi i malcapitati non sono mancati e tra questi ricordiamo - senza voler fare torto a nessuno – Luca, infradiciato peggio di un sub e Alberto, il cui completo in alcune sue parti non è riuscito a nascondere la forza della natura. Dario appare invece più modestamente umidiccio, grazie alla tenace resistenza del suo impermeabile.
Non è facile esprimere con le parole l’atmosfera che ha pervaso questo primo incontro settembrino. Rivedersi e poter essere finalmente insieme ha quasi il sapore del primo giorno di scuola. Si ritrova quel calore e quella complicità che nessuna piattaforma web può garantire.
In una serata all’insegna del relax non sono mancate le curiosità, tra le quali spicca il tradimento con i City Angels della nostra Fabiola che, affettuosamente rimproverata, ci ha comunque lasciato dell’amaro in bocca. Noi non siamo permalosi, ma preferiamo non ritrovarci nella situazione di doverlo dimostrare. È comunque in buona compagnia, perché alcune immagini su WhatsApp ci hanno fatto facilmente intuire che anche il nostro past President Marco non è proprio così integerrimo. Va bene la presenza di rappresentanza, ma cerchiamo di essere meno sorridenti!
Non ci è dato invece a sapere cosa abbia indotto il nostro Enrico a rompere gli indugi, superare la sua riservatezza ed irrompere nel magico mondo di WhatsApp, dove peraltro è stato accolto con entusiasmo dagli Amici del Club.
Tanti altri aneddoti si potrebbero ancora narrare ma è ora giunto il momento di soffermarci sul tema della serata: “Parliamo di noi”.
La scelta del nostro Presidente è quanto mai mirata e indispensabile, perché una squadra prima di affrontare le nuove sfide deve riscoprirsi, riallacciare i legami e iniziare a tesserne di nuovi, soprattutto tra i soci di vecchia data - alcuni forse non si ricordano neppure quando si sono visti la prima volta - e quelli subentrati da poco.
Zoom ci ha sicuramente aiutato a non perderci, a non dimenticarci, ma non ha potuto sostituire quelle dinamiche che solo in presenza possono quasi per magia realizzarsi.
Creare sintonia e senso del gruppo sono prodromiche a capire quale spirito anima il nostro Club. La confidenza o la battuta spiritosa divengono strumento per capire il livello di fiducia, di rispetto tra di noi, pur nelle inevitabili differenze che devono essere interpretate non come ostacolo ma come patrimonio e ricchezza comune.
La parola Amicizia si spende troppo facilmente e noi tutti sappiamo come quella con la A maiuscola si raggiunge solo con alcuni, quale risultato di una particolare alchimia. Senza rinunciare aprioristicamente alla sua realizzazione, facciamo ogni sforzo per imparare a lavorare insieme, aiutati dalla condivisione dei valori della nostra famiglia rotariana.
Se parliamo di noi, parliamo anche del nostro futuro e di quello del nostro Distretto.
Il Presidente ci informa come il Governatore veda tra le sue priorità l’incremento dell’effettivo. La pandemia ha lasciato il segno e a settembre si conta un numero di soci ridotto se confrontato con il numero di iscritti prima dell’emergenza sanitaria. Anche il nostro Club deve fare quindi la sua parte, facendosi conoscere e coinvolgendo persone che, al di là del curriculum di prestigio, abbiano il desiderio di mettere a disposizione impegno ed intelligenza, contribuendo a dare vitalità e forza alla squadra.
Nel segno della continuità con i suoi predecessori, Pietro ci comunica che verrà rafforzato lo storico rapporto con il Castello Sforzesco che vedrà, come sempre, la figura di primo piano settembre del dott. Claudio Salsi, soprintendente del Castello Sforzesco e socio onorario del nostro Club.  Vengono confermate le giornate del Banco Alimentare e del Banco Farmaceutico con l’inesauribile Pino Sorbini, nonché le due giornate Antigraffiti che hanno sempre come protagonista la nostra Fabiola.
In questa serata un caloroso abbraccio va al nostro Nicola che ha voluto essere tra di noi, superando gli ostacoli di un tempo veramente inclemente. Ci ha dimostrato ancora una volta che l’esserci - per noi - è un valore che va ben oltre le formalità. Ci sono perché io ho bisogno degli altri e gli altri confidano in me. L’assenza non equivale ad astenersi, non è un voto neutro.
Vorremmo restare ancora, ma è tempo di lasciare la sala. Non rimane che darci appuntamento al 25 settembre quando con i ragazzi del Rotaract daremo vita al nostro Antigraffiti – Cleaning Day. I muri dell’Istituto Tecnico per il Turismo Pier Paolo Pasolini ci aspettano!
 
La semplicità e la spontaneità dei messaggi del dopo conviviale meritano di essere menzionati a testimonianza del clima che stiamo vivendo e che gelosamente custodiremo:
 
23,25 - Guido Motti: amici cari, amici miei grazie per la bella serata che ci siamo regalati, grazie al cielo di stare tutti bene, grazie a noi per la spontanea e sincera amicizia che ci unisce.
 
23,31 - Pietro: bellissimo pensiero serale. Siamo davvero uniti. Grazie Guido per avercelo ricordato.
 
23,32 - Massimo: conserviamoci gelosamente questo clima ed estendiamolo a nuove socie (e soci) che lo apprezzino.