Una serata che segna!
Molti di noi avranno avuto modo di passare per Viale Toscana 28 oppure in Viale Monza 335 e vedere lunghe file di persone attendere pazientemente e ordinatamente il proprio turno davanti ai cancelli dell’associazione PANE QUOTIDIANO.
Giovedì sera siamo stati loro ospiti presso la sede di viale Toscana ed il Dott. Luigi Rossi Vice Presidente, ha fatto gli onori di casa e ci ha aperto un mondo fatto di impegno, di carità, di dignità, di amore.
“Fratello nessuno qui ti domanderà chi sei, né perché hai bisogno, né quali sono le tue opinioni”
È il cartello storico che accoglie i fruitori e i visitatori.
 
 
Nel 1898 i moti di Milano ricordati come la “Guerra del Pane” furono sedati nel sangue con l’intervento del generale Bava Beccaris, voluto da Re Umberto I che successivamente lo insignì di medaglie ed onorificenze.
Due anni dopo l’anarchico Gaetano Bresci, con l’attentato che uccise il Re, vendicò i morti di Milano.
 
Avrebbe dovuto sparare anche al Generale ma la storia non si può cambiare. (ndr)
 
Tale drammatico epilogo segno moltissimo la cittadinanza che seppe reagire creando una associazione che sapesse fare fronte a momenti di grande difficoltà.
Proprio nel 1898 inizio ad operare “Pane Quotidiano” associazione laica, apartitica e senza scopo di lucro che ha come obiettivo primario quello assicurare cibo ogni giorno gratuitamente alle fasce più povere della popolazione distribuendo generi alimentari e beni di conforto a chiunque si presenti in stato di bisogno, vulnerabilità e senza alcun tipo di distinzione presso le proprie sedi.
 
L’idea semplice ma rivoluzionaria che anima l’Associazione da 127 anni è che il pane non debba mai mancare a nessuno.
 
Con il fondamentale contributo dei volontari, il sostegno di aziende alimentari e la generosità di tantissime persone, negli anni l’Associazione ha potuto integrare ciò che viene donato anche con pasta, riso, frutta e verdura, latticini, salumi, dolciumi e poi anche vestiti e giocattoli.
 
Il Dott. Luigi Rossi nella sua interessantissima e precisa esposizione ha toccato gli aspetti di chi colpisce la povertà che è sempre più coinvolgente nella classe media dove anziani soli, famiglie con figli a carico, separati e divorziati, oltre che cassintegrati e disoccupati si trovano in grande difficoltà.
 
Purtroppo, il numero degli ospiti che si presentano ai cancelli per ricevere un sacchetto di spesa è in continuo aumento.
 
I dati sono esponenziali, se trent’anni fa l’affluenza giornaliera era di 80/100 presenze, oggi la media è di 4500 persone che quotidianamente si presentano presso le due sedi di Viale Toscana e Viale Monza.
 
Grazie al contributo di privati ed aziende, otto anni fa è stato portato a compimento il progetto di ottimizzazione degli spazi di stoccaggio e distribuzione in modo da garantire un servizio di alta qualità e funzionalità.
 
La disponibilità dell’area di Viale Toscana è legata all’Associazione da una convenzione con il Comune di 99+99 anni che ha permesso importanti investimenti sulle strutture come quello dianzi ricordato.
 
Più di 200 imprese sostengono l’attività di Pane Quotidiano con donazioni economiche o di beni alimentari garantendo la continuità del sevizio.
 
Grazie alla ridistribuzione del cibo viene incrementata la riduzione dello spreco alimentare che contribuisce ad un risparmio indiretto di risorse naturali.
Altra azione meritoria è il servizio di consegna domiciliare a persone con invalidità al 100% donando pacchi contenenti prodotti di prima necessità utili per una settimana.
 
Tutto questo lavoro è portato a compimento da 11 dipendenti e da un’ottantina di volontari che si alternato tutti i giorno dell’anno senza soluzione di continuità.
 
Le parole ed i racconti ed i ricordi del dott. Rossi ci hanno cattura per più di un’ora coinvolgendoci emotivamente e le successive domande hanno dimostrato quale interesse avesse suscitato questa conviviale.
Sarà sicuramente cura del nostro Consiglio valutare quali azioni intraprendere per aiutare Pane Quotidiano che ci ha inorgoglito come cittadini e come milanesi in particolare.
 
I saluti di commiato, con un po’ di peso sul cuore ma motivo di speranza e di nuovo service, hanno chiuso la sera.