La serata si apre con gli auguri ... rectius con la comunicazione o promemoria che il 24 dicembre è il compleanno del nostro Past President Guido Motti ... cui seguono le immagini dei partecipanti intenti ad annotare la circostanza secondo le proprie peculiari modalità di mezzi.
Prima di dare quindi la parola al “nostro” Monsignore, ricordo, dietro cortese invito del nostro Fondatore Nicola Bonuomo, un altro nostro Fondatore, il Prof. Piero Boschi, Presidente nell’anno rotariano 1989-1990, il cui contributo umano e culturale sarebbe risultato di grande aiuto e di grande conforto in questo tribolato 2020.
Dico ciò sulla base della lettura di uno dei tre libri scritti da Nicola Bonuomo sulla storia del Club, stante il fatto che non ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente, dalla quale emerge la sua capacità di trasformare i momenti difficili in momenti propizi, come se quelle difficoltà non fossero altro che occasioni per dare il meglio di noi stessi.
Leggo, stante il momento di riflessione che seguirà di lì a poco, una delle poesie scritte da Piero Boschi, quella dedicata a Madre Teresa, che per comodità ritrovate scansionata in seguito.
Cedo quindi la parola a Monsignor Mauro Longhi, che percepisco con estrema soddisfazione ritrovarsi con sempre rinnovato interesse e maggiore benessere riunito con noi.
La fluidità del pensiero di Monsignore si trasforma in scorrevolezza ed eleganza di espressione, anche quando i concetti sono tutt’altro che semplici, segno di una solidità e proprietà intellettuale, oltre che spirituale, testimoniata anche dal “livello” degli incarichi e dalla delicatezza dei compiti a Lui affidati dalla Comunità Ecclesiastica.
Quanto al più modesto compito di riportarci al significato del Natale, anche questo non può non riconoscersi tutt’altro che facile, stante il periodo costellato di dolore, paure, delusioni e frustrazioni, ma soprattutto da una grave incertezza sul futuro, personale e generale.
Un compito che l’Oratore affronta con pacata fermezza, oltre che con le giuste parole, esprimendo concetti semplici o, per meglio dire, utilizzando quella stessa semplicità che il Creatore utilizzò allorquando si mise in contatto con noi ... attraverso suo figlio Gesù.
La disarmante semplicità di un bimbo dato alla luce in una stalla, nonostante la grandezza sovrannaturale del suo essere, è forse quella tra le immagini regalateci da Monsignore che più mi è rimasta impressa, un motivo e nello stesso tempo un invito alla meditazione a cui gli impegni ed affanni di questa vita terrena forse troppo spesso ci sottraggono.
Il Natale può essere per tutti, oltre che un momento di festa e comunione, anche un momento di raccoglimento personale e, forse, per un cristiano, più che un’occasione ... anche un dovere.
L’eterna lotta tra il bene e il male non può trovarci impreparati o distratti e l’unico modo per poterci consapevolmente e quindi opportunamente schierare, nelle diverse situazioni che la vita ci pone di fronte, è quello di non dimenticare, di non sottovalutare l’importanza che ognuno di noi ha agli occhi del Signore, soprattutto in quei momenti che ci portano a ritenere l’esatto contrario.
Monsignore ci illustra questi e altri esempi attraverso i quali “mettere a frutto” il particolare periodo storico e celebrativo, esempi che ognuno dei partecipanti potrebbe aver interiorizzato a seconda della particolare e personale predisposizione mentale ed emotiva del momento, come dettata e sviluppatasi in base alla propria esperienza.
Quello su cui personalmente ho ritenuto di dovermi soffermare e riconsiderare, è il fatto che la Fede non si può vivere a metà, secondo le proprie comodità o desiderata.
Al termine della Relazione di Monsignor Longhi si respira un’aria di pace e serenità, ma soprattutto di fiducia ... quella che Cesare Parazzi, primo fra tutti, testimonia con una richiesta di benedizione, una prece ... la sua ... non limitata alla ritualità di questo solenne atto protettivo.
Cesare chiede infatti a Monsignor Longhi di volerne anche rammentare il significato liturgico, di volerne approfondire ed illustrare quegli aspetti che alcune volte si danno per scontati e, naturalmente, viene accontentato.
Ed è così che questa prima parte della serata si chiude con una benedizione dei partecipanti e di tutti i loro cari.
Per dividere questo momento di riflessione da quello che seguirà di lì a poco, di natura evidentemente diversa anche se sempre finalizzato a perseguire e preservare il senso di comunione dei Soci del Milano Castello, si sono alzati alcuni calici per un brindisi profano ma che ugualmente ha voluto essere di buon augurio per tutti, anche per gli assenti.
Salutati Monsignor Longhi e i Soci che hanno potuto essere con noi limitatamente a questa prima parte della serata, parallelamente al collegamento su zoom in essere è stato attivato un secondo collegamento tramite google chrome attraverso il quale si è dato inizio al gioco.
In questo modo, anche quei Soci come Nicola Bonuomo, Adriano Anderloni e Massimo Borioli che hanno avuto il desiderio e il piacere di farci compagnia, pur non partecipando ai quiz, hanno potuto assaporare il clima scherzoso ed empatico che si è creato tra i concorrenti, che non ha di fatto visto nessuno contrapposto agli altri in termini competitivi.
Forse, diciamo anzi certamente, un minimo di competizione si è creata tra i due gruppi presenti, da un lato i rotariani e dall’altro i rotaractiani, ma ciò alla stessa stregua dell’effimera quanto benevola competizione che vi potrebbe essere tra genitori e figli.
Sicuramente ... da “certa” parte rotaractiana ... con lo stesso canzonatorio atteggiamento che le mie figlie ... a volte ... riservano al proprio genitore ... certamente ... analogamente e con manifestazioni reciproche ... con altrettanto profondo affetto.
I quiz sono stati l’occasione per distrarsi da ciò che intorno a noi incombe minaccioso, in primis il covid-19, ma anche uno strumento di affiatamento, di condivisione emozionale e affettiva, dove più le trovate comiche o umoristiche sono valse a gratificarci rispetto al punteggio.
Merita in ogni caso la pubblicazione dei risultati finali che vedono il nostro Socio Alfonso Amato eccellere al primo posto, seguito dal nostro Socio Federico Sagramoso insieme alla fidanzata Valeria Sesenna e quindi con terzo gradino del podio occupato dal Vicepresidente Luca Faotto.
Un grande “complimenti” a loro ma anche a tutti gli altri, soprattutto a Luca Noli e Federico Piovani che hanno diretto con professionalità e simpatia tutte le fasi del gioco, sia sotto il profilo tecnico che d’intrattenimento.
Tutti verranno premiati, con i regali donati e che verranno estratti dal nostro Vicepresidente ed Incoming Pietro Castelli, che procederà ad abbinare l’elenco dei partecipanti con quello dei regali medesimi.
Colgo l’occasione per ringraziare quei Soci che, oltre al proprio tempo per acquistarli, raccoglierli e consegnarli al nostro Past President Guido Motti, hanno donato quegli oggetti e quei generi alimentari che sono serviti appunto a costituire i premi del gioco.
Ringrazio anche l’ormai consolidato gruppo di Soci che, ogni anno, si dedica alla prenatalizia, nell’acquisto dei regali personali e di Club, nella loro raccolta e confezionamento e, quest’anno, anche nella loro distribuzione, atteso che a differenza degli anni scorsi, in cui regali e premi venivano messi a disposizione nella sala del Westin Palace destinata ad ospitare la prenatalizia, quest’anno si rende necessario anche distribuirli.
Rassicuro quindi tutti i Soci e i partecipanti al gioco sul fatto che riceveranno premi e regali, a cura del “Gruppo Prenatalizio”, nonostante il covid-19 abbia complicato le cose.
Al riguardo, però, nel momento in cui scrivo il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha appena terminato di illustrare i contenuti del Decreto Legge con cui verranno disciplinate le possibilità di spostamento nelle prossime settimane, e per non incorrere e far incorrere i Soci del Gruppo Prenatalizio in rischi di sanzioni, è stato deciso di rinviare le operazioni di distribuzione a data successiva il 6 gennaio 2021.
Vorrà dire che l’anno che sta arrivando inizierà in modo ancora più lieto ... con la visita dell’amico custode del vostro premio o regalo oltre che della nuova tessera del Rotary che sostituirà quella in vostro possesso.
Un caro saluto e serene festività.
Marco Loro