Qualche volta mi vergogno. Mi vergogno di non sapere, di non conoscere.
 
Ovviamente tutti conosciamo la Campari.
 
Chi non ha mai sorseggiato un Campari?
 
Ma sapere cosa è l’azienda Campari in termini di diffusione mondiale, realtà industriale, storia italiana è altra cosa, così come vedere cosa realmente sia con i propri occhi. E allora giovedì scorso ci siamo calati in questa realtà.
 
Anche se la pioggia ed il buio limitavano la vista, il complesso immobiliare degli uffici e delle residenze attigue è davvero imponente ed architettonicamente molto bello.
L’arch. Botta ne è il maestro.
 
Passaggio nella vastissima sala, coperta con travi in legno lamellare di grandissima luce, utilizzata per importanti manifestazioni.
Passaggio nella vastissima sala, coperta con travi in legno lamellare di grandissima luce, utilizzata per importanti manifestazioni.
 
Rapido giro con le prima notizie di cosa sia la Campari con 490 prodotti 45 marchi, 18 stabilimenti di produzione sparsi nel mondo, oltre 1.8 miliardi di euro di fatturato, una scuola professionale per barman che raccoglie ogni anno in corsi di vario livello oltre mille persone.
 
La nostra guida con passione, ogni giorno assieme ad altri due colleghi racconta la storia dell’azienda a tutti i visitatori che si avvicendano al museo e sono davvero tanti.
 
L'azienda inizia in un piccolo bar di Novara: il Caffè dell'Amicizia, acquistato da Gaspare Campari nel 1860 e dove, in quegli anni, nascerà e si perfezionerà la ricetta di Campari, rimasta invariata da allora.
 
Gaspare Campari si trasferisce con l’azienda a Milano nel 1862. Dopo anni di alterne vicende economiche tra Torino e Novara, apre il "Caffè Campari", prima sotto il "Coperto dei Figini" (oggi lato destro della piazza del Duomo), poi all'angolo tra piazza Duomo e Galleria Vittorio Emanuele II. Nel retro bottega Gaspare allestisce un laboratorio in cui crea gli elisir che lo avrebbero reso famoso, primo fra tutti il Bitter all'uso d'Hollanda e successivamente il Cordiale.
 
La moglie di Gaspare Campari, Letizia Galli, alla morte del marito, nel 1882 prende le redini dell'attività di famiglia, per consegnarla in seguito al figlio.
 
Davide Campari, figlio di Letizia e Gaspare, nel 1915 apre il Camparino, sull'angolo opposto rispetto al Caffè Campari. Nel 1919 cede il Campari e il Camparino. L'azienda si concentra sulla produzione di Campari e Cordial, i prodotti con la maggior penetrazione di mercato.
 
La presenza nel centro di Milano, vicinissimo alla Scala, rende di fatto il Caffè Campari un salotto letterario dove i migliori artisti e l’alta borghesia solevano incontrarsi.
 
Davide Campari comprende quanto l’immagine dei suoi prodotti debba essere legata ad un mondo di alto livello culturale e ad una forte comunicazione in tale canale. Da qui e negli anni futuri il connubio con i migliori artisti nella pittura, design, fotografia e cinema che sapessero tradurre in immagini i prodotti, la qualità e la cultura della Campari.
 
Mentre seguiamo con attenzione le parole della nostra guida entriamo nel museo, affascinante galleria di immagini con un secolo di storia dove, raggruppate per artista e per periodo ritroviamo l’evoluzione del messaggio pubblicitario.
 
Dudovich, Sacchetti, Tofano, Diulgheroff, Mochi e l’arch. Nizzoli, quest’ultimo progettista del Palazzo Eni di S. Donato e dell’Olivetti di Ivrea, hanno lasciato tratti indelebili nella storia della Campari.
Manifesti, immagini che abbiamo avuto modo di incontrare in diverse occasioni e icone classiche di un periodo e del prodotto.
 
Proseguendo nel percorso museale ritroviamo l’oggettistica e le forme legate a questa bevanda, la caratteristica bottiglietta a forma conica nata quasi cento anni fa, i portacenere dei bar e alcune vere rarità come le maniglie per tenersi in equilibrio sui tram.
 
Le foto della serata aiuteranno a ricordare ai presenti ed illustreranno meglio delle mie parole quanto abbiamo potuto vedere.
Alcune note di cronaca più recente completano il giro con la nostra guida.
Campari entra in borsa nel 2001 al prezzo di 31 euro per azione. Il 3 settembre 2012 Campari acquista l'81,4% di Lascelles de Mercado, un'azienda giamaicana produttrice di rum.
 
Il 15 aprile 2014 Gruppo Campari acquista per la cifra di 103,75 milioni di € la Fratelli Averna S.p.A.
 
Il 15 marzo 2016 è stato annunciato un accordo tra il Gruppo Campari e Societé des Produits Marnier Lapostolle (Spml) per consentire al gruppo italiano il controllo del marchio Grand Marnier attraverso la cessione delle azioni in possesso della Spml ed il lancio di un OPA.
 
Esempi come questi ci riempiono di orgoglio italico che il nostro Presidente ha voluto festeggiare facendoci trasferire al Ristorante la Torretta sempre in Sesto San Giovanni.
Qui, sempre grazie al nostro Presidente, in un ambiente raccolto, estremamente elegante e con un menù scelto e ben calibrato abbiamo completato la serata con la serenità e la gioia che si addice ad una conviviale davvero speciale.
 
                                                                                                            Pietro Castelli