All’ottava conviviale di Club, che il nostro Formatore Adriano Anderloni ha correttamente proposto venisse denominata riunione, in quanto non caratterizzata da alcun banchetto di cui al suo significato nella lingua italiana, più precisamente la sesta riunione su zoom di questo “tribolato” anno rotariano, l’argomento della serata è quello dei nostri service, dei nostri progetti, per quanto frustrati dalla pandemia e dalla relativa impossibilità di azione.
 
Prima di passare la parola ai diversi relatori, vengono comunicate le decisioni del Consiglio Direttivo sulla programmazione di Club, naturalmente da svolgersi sulla piattaforma zoom, ovvero la scelta effettuata tra le diverse proposte pervenute da altri Club e da altri Distretti.
 
Non inserita in detta programmazione, ovvero per mercoledì 28 ottobre alle ore 20:30, è stata comunicata la possibilità di partecipare ad un Interclub tra il RC Salerno Duomo e il RC Salerno Nord dei due Principati in cui verrà illustrata  la situazione emergenziale con l’intervento, fra gli altri, del Dott. Natalino Barbato, Responsabile Covid per la Provincia di Salerno e Provincia.
 
L’organizzazione di detto evento è ancora “in itinere” ma dovrebbero partecipare al medesimo anche Operatori Sanitari dell’Ospedale di Napoli e, su richiesta del Presidente, anche la Dott.ssa Elena Galassini, Responsabile Emergenza-Urgenza dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, rotariana del RC Milano Fiera nonché Responsabile della Commissione Effettivo del Distretto 2041.
 
Per quanto concerne le nostre “riunioni” di Club su zoom, giovedì 29 ottobre ore 21:00 avremo come relatore il Dott. De Marchi Gianluigi del RC Torino Nord Ovest, che ci intratterrà sul tema “Coronavirus e Finanza”, giovedì 5 novembre avremo la visita del Governatore, per la quale si stanno approntando le fasi di organizzazione ai fini di svolgimento su zoom mentre giovedì 12 novembre, sempre ad ore 21:00, avremo come relatore il Dott. Juri Senici del RC Brescia Capitolium che ci intratterrà sul tema della donazione del midollo osseo e ci relazionerà sul progetto Leukemia.
 
Passando al tema della serata, il Presidente tiene a sottolineare che nonostante l’andamento della pandemia il Club si sta muovendo su diversi “fronti” e con riunioni mirate di gruppi di lavoro su zoom, al fine di essere pronti, se il “Cielo” vorrà quest’anno rotariano o comunque anche nel prossimo anno rotariano, a fornire il contributo possibile, in primis nell’ambito dell’emergenza alimentare.
 
Viene quindi data la parola a Fabiola, icona del service “antigraffiti”, la quale anche attraverso la proiezione di slide riassume quelle che sono le caratteristiche generali operative del service, che non sono circoscritte all’attività di svolgimento del cleaning nella giornata a lui dedicata ma che comprendono una ben più vasta attività di programmazione, coordinamento e conseguimento delle diverse autorizzazioni amministrative che la stessa svolge autonomamente.
 
Viene quindi sottoposto ai Soci il quesito se continuare la sola collaborazione con il comune di Milano e l’ente Metropolitana Milanese, gestore delle case popolari, ovvero integrarla con una diversa collaborazione da parte della Regione Lombardia, che attraverso ALER gestisce la stragrande maggioranza delle case popolari della Lombardia, oltre che di Milano.
 
Vengono rappresentate diverse forme di cleaning tra cui quelle relative all’eliminazione di scritte vandaliche e graffiti nei parchi giochi, attività che ha già visto il nostro Club impegnato in un sabato di qualche anno fa e nelle strutture scolastiche e anche in questo caso trattasi di esperienza già nota al nostro Club che l’ha svolta in collaborazione con il RC Milano San Babila.
 
Qualunque sia la decisione, che riguarderà un’auspicabile intervento da svolgersi alla fine di marzo del 2021, ciò che è emerso è che il cleaning dovrà essere possibilmente contestualizzato, dedicandolo ad un fatto o personaggio determinato così come alla cronaca o alla storia, come nell’ultimo evento di Via Laghetto, quando sono state ricordate le vittime del Covid ai piedi dell’affresco che raffigura la Madonna dei Tencitt (dei carbonai), o come quando si è svolto il cleaning di Via Nikolajevka, quando si è ricordata l’opera di Antonio Iosa, che ha rappresentato un punto di riferimento per tutto il volontariato milanese.
 
Il fine di questa attività di cleaning, come è emerso nel corso della serata, non è tanto quello di pulire, quanto piuttosto quello di sensibilizzare tutti verso le proprie responsabilità, non solo i cittadini che devono evitare di danneggiare il patrimonio pubblico, visto che è anche loro ma anche le stesse Istituzioni, che devono garantire la cura del bene pubblico.
 
L’obiettivo non è quindi meramente materiale ma anzi, soprattutto, culturale e come si suole dire ... “l’esempio vale più dell’insegnamento”.
 
Si tratta di un’attività nella quale occorre mostrare pazienza e determinazione e merita un plauso Fabiola per il fatto che, oltre a ciò, svolge il suo ruolo con estrema modestia, simpatia, ottimismo e gentilezza.
 
Ritengo che anche in ragione di queste sue qualità il Club, pur nelle legittime diversità di pensiero o percezione, si sia ritrovato fondamentalmente unito e compatto ... oltre che fiducioso di poter la prossima primavera rivivere una nuova esperienza di questo service.
 
Si passa quindi ai progetti riguardanti l’emergenza alimentare e il Presidente notizia sull’esistenza di una Commissione costituita ad hoc, formata da Pino Sorbini, Rodolfo La Spada, Luca Faotto, Maurizio Agnesa, Massimo Borioli e dal rotaractiano Federico Piovani, che è venuto ricoprire un ruolo molto apprezzato da tutti gli altri rotariani partecipanti alla stessa, la quale proprio su idea di quest’ultimo sta immaginando, quando non programmando visto il periodo che ci prospetta all’orizzonte, un’offerta museale con l’obiettivo di raccogliere fondi e generi alimentari da destinare al Banco Alimentare.
 
Federico Piovani, per chi non lo conoscesse, è un collezionista di tutto rispetto e in diversi ambiti di genere, ma per quanto riguarda detta offerta museale gli oggetti che verrebbero messi in mostra sarebbero, per il sesso maschile, delle magliette di calciatori di serie A con sponsor produttori nell’ambito alimentare, come Cirio, Barilla o Buitoni e, per il sesso femminile, accessori di abbigliamento che richiamino prodotti alimentari ... programmazione anche questa che si spera possa realizzarsi nel corso della prossima primavera ... sicuramente se non si programma e non ci si organizza per tempo ... non si potrà fare nulla anche nel caso questo periodo pandemico abbia finalmente termine.
 
Anche Pietro Castelli e Guido Motti fanno esplicita richiesta di entrare a far parte di questa Commissione e il Presidente si compiace e sottolinea che vi è lavoro per tutti al riguardo, soprattutto per la Commissione immagine costituita da Simona Rataggi, Craig Sause, Fabiola Minoletti e il sottoscritto posto che per ogni oggetto in esposizione occorrerà costruire una storia da raccontare ai visitatori.
 
Viene quindi data la parola a Pino Sorbini che è un’altra icona del nostro Club per quanto concerne il service del Banco Alimentare e quello del Banco Farmaceutico, il quale esordisce con un’informazione che raggela tutti ... il Banco Alimentare ha annullato la giornata nazionale della Colletta dell’ultimo sabato di novembre.
 
Ciò provoca profondo “sconforto” e molta preoccupazione per tutte quelle famiglie che ricevono aiuti in ragione di tale raccolta di genere alimentari.
 
Pino illustra un’alternativa che il Banco Alimentare sta mettendo a punto ovvero la “realizzazione” di una gift card da acquistare nei supermercati e da consegnare alle casse in uscita per la donazione di generi alimentari, una soluzione che lascerebbe alla grande distribuzione di occuparsi del resto.
 
Sono seguiti una serie d’interventi sullo stesso tenore di quello di Pietro Castelli, che ha ricordato quanto il service del Banco Alimentare abbia rappresentato una straordinaria esperienza umana e di amicizia, una tradizione che deve se possibile rispettarsi anche in questa drammatica situazione.
 
È seguito quindi un vortice di proposte e in un serrato confronto: Pino Sorbini, Massimo Borioli, Guido Motti e Luca Faotto ... tra gli altri ... hanno proposto una raccolta di fondi, rinunciando anche ad una nostra spesa tipo, per acquistare direttamente alla fonte i prodotti, saltando la grande distribuzione e così Cesare Parazzi, raccogliendo subito l’idea, si è reso disponibile per contattare un suo amico rotariano di Viadana, proprietario di un salumificio, perché lui avrebbe sicuramente capito. E poi Rodolfo La Spada che ha proposto l’acquisto di pannolini, omogeneizzati e olio indispensabili per i piccoli, Guido Motti ha dato la propria disponibilità a destinare una parte dei propri capannoni per lo stoccaggio dei generi alimentari da poi far pervenire al Banco Alimentare.
 
Adriano Anderloni ad adiuvandum riafferma come ritenga inconcepibile abbandonare la tradizione del Banco Alimentare e argomenta come indispensabile sia il trovare un modo per conciliare l’impossibilità della presenza del socio con una sua effettiva partecipazione, che non si limiti ad una raccolta di denaro e il Presidente, raccogliendo le proposte di tutti e portando a sintesi propone che le somme risparmiate con l’assenza delle conviviali in presenza vadano all’acquisto di prodotti direttamente dal fornitore, mentre per quanto riguarda il club si penserà ad un coinvolgimento diretto dei soci, demandando le scelte operative alla prossima riunione della Commissione Emergenza Alimentare che si terrà necessariamente prima della fine del corrente mese.
 
Il Presidente ricorda la funzione della Commissione Immagine che deve essere di fatto il service verso tutti i Soci, quindi verso l’intero Club, dovendo dare risalto all’esterno di tutte le attività e dei risultati conseguiti, oltre che promuovere il coinvolgimento di terzi e incentivare questi ultimi a conoscere il Milano Castello.
 
Si passa quindi ad illustrare un service che è tra quelli meglio specificati nelle Linee Guida del Rotary International ma forse tra i meno conosciuti, operativamente parlando, tra i Soci del Club, ovvero quello riguardante la c.d. Azione Giovanile, che si ramifica in più attività distinte tra loro.
 
Il Presidente dà la parola a Pietro Castelli in quanto conosce bene tutta l’attività che quest’ultimo svolge da moltissimi anni nell’ambito dello scambio giovani ma Pietro sceglie di dare priorità nell’esposizione agli aspetti emozionali, più che a quelli pratici, lasciando la parola a Massimo Borioli, che ci viene quindi ad illustrare in dettaglio in che cosa consiste l’attività di responsabile distrettuale di cui al suo ruolo nel Distretto 2041 e 2042 sino ad oggi e ancora per il futuro, nonostante una scissione delle due diverse Commissioni Distrettuali al riguardo.
 
Il progetto “scambio giovani” è un programma del Rotary International che ha la finalità di guidare i partecipanti affinché sviluppino doti di leadership, imparino una nuova lingua e la cultura del paese ospitante, allarghino le amicizie con ragazzi di altri paesi, per diventare cittadini del mondo.”.
 
Attraverso di esso si vuole insegnare ai ragazzi l’integrità personale, l’importanza di aiutare e di rispettare il prossimo ... il suo motto ispiratore è: “più conosci e meno hai paura” e gli scambi possono essere di lungo termine – “Long Term” – rivolti agli studenti che frequentano il IV° anno delle scuole superiori, i quali durano un anno intero e vedono i ragazzi frequentare le scuole del posto, vivendo con la famiglia ospitante, oppure di breve termine – “Short Term” – i quali possono durare da pochi giorni sino a tre mesi, assumendo la formula del campo-studio, piuttosto che del tour o soggiorno.
 
Massimo illustra la mole di lavoro che comporta assistere i ragazzi che si trovano all’estero ma soprattutto la sensibilità che occorre possedere e acuire per comprendere quello che non apertamente viene scritto dagli stessi, le richieste di aiuto che si trovano tra le loro righe.
 
Il Presidente ringrazia Massimo con una battuta “non ti ho mai sentito parlare così tanto” ciò per sottolineare non solo la completezza espositiva che ha reso possibile capire situazioni che neppure al Presidente erano note, nonostante quindici anni di appartenenza al Milano Castello, ma anche per sottolineare quel grande e silente impegno accompagnato da modestia e rotariano rifuggire dall’autocelebrazione che hanno determinato lo stesso Presidente a riconoscere e attribuire la “PH” a Massimo all’inizio di questo anno rotariano.
 
La parola passa quindi a Craig Sause che per l’occasione si avvale di slide che ci descrivono in modo esauriente e sintetico le tipologie che il programma prevede:
 
RYE: il programma di scambio giovani del Rotary che ha lo scopo di sviluppare le doti di leadership, imparare una nuova lingua e la cultura del paese ospitante, allargare le amicizie con ragazzi di altri paesi per diventare cittadini del mondo
 
CAMP: ovvero un campo-studio della durata di una o due settimane
 
RYLA: un programma di formazione alla leadership rivolto ai giovani in età 19-30 che partecipano scelti e sostenuti economicamente dai Club del Distretto, i quali si attivano sin dall’inizio dell’Anno Rotariano per diffondere il programma, per selezionare i destinatari e per facilitarne la partecipazione
RYGHT è rivolto ai ragazzi dai 14 ai 19 anni e si svolge alternativamente un anno in montagna e il successivo sul lago di Como, il Ryght prevede un gruppo tra i 20 e i 40 ragazzi che, guidati dai Tutor vogliono apprendere e fare propri gli insegnamenti in materia di leadership e teamwork. Craig è responsabile per RYGHT per il Distretto 2041. 
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NO Driving, NO Drinking, NO Drugs e NO Serious Dating.
 
Massimo ci ha anche reso edotti sull’intensa attività di controllo a distanza di questi ragazzi che ogni mese sono tenuti ad inviare al proprio tutor un report dove espongono le loro difficoltà, che come ho fatto cenno prima non di rado è difficile comprendere.
 
 
Quest’anno la programmazione relativa a tutte queste attività non ha potuto concretizzarsi causa pandemia ma loro sono comunque all’opera per il 2021.
 
La serata volge al termine e dopo due ore di intenso dibattito arriva il momento della sintesi che il Presidente ci propone: è bello sapere come i soci, silenziosamente, lontani dal palcoscenico e dai riflettori, dedichino il loro tempo e le loro energie per raggiungere degli obiettivi e conseguire quello che è lo scopo principale e assoluto del Rotary ... il “bene comune”.
 
Se le commissioni sono occasione per stringere amicizie, perché solo lavorando gomito a gomito ci si può conoscere, è anche importante che tutti sappiano cosa le singole commissioni stanno facendo, perché così il Club è compatto.
 
Alle 23 e undici minuti il Presidente, intuendo anche la stanchezza dei presenti, dichiara il “rompete le righe”.
 
 
Roberto Ferrari