Dottoressa Caroline Cocciardi
 

Tutti conosciamo Leonardo da Vinci (1452 – 1519). Fu uno dei più grandi geni del Rinascimento, noto per la sua straordinaria versatilità e genialità in molteplici campi del sapere. Pittore, scienziato, ingegnere, architetto, anatomista musicista, matematico e inventore, un uomo universale del Rinascimento che potremmo ipotizzare che sia arrivato da un altro mondo, in altre parole un extraterrestre.

I suoi capolavori sono conosciuti da tutti, si pensi anche solo alla “Gioconda” e all’ “Ultima cena”, ma pochi immaginano che dietro alle sue opere o, meglio, nelle sue opere si nasconda un mistero.

Questa sera abbiamo il piacere di avere con noi la dott.ssa Caroline Cocciardi, scrittrice e regista, che affascinata dalla figura di Leonardo ha intuito delle peculiarità che l’hanno portata ad avviare degli studi del tutto indipendenti da quelli tradizionali.

I suoi due decenni di ricerca sono culminati in una scoperta che riguarda il famoso dipinto della Monna Lisa: l'intricato motivo a nodi intrecciati, ricamato sulla veste della Monna Lisa, non è tipico del ricamo decorativo dell'epoca ma rappresenta piuttosto un motivo matematico, distinguibile dalle sue intersezioni angolari. 
Nella sua ricerca ha di fatto scoperto che il genio rinascimentale aveva di proposito dedicato la sua vita anche alla creazione di complessi disegni di nodi. Il suo libro d'arte, "I nodi di Leonardo", rivela questo aspetto sottovalutato dell'opera di da Vinci.
Leonardo manifestava la sua genialità e la sua passione combinando arte e matematica sino a realizzare dall’intreccio di piccole miniature delle spettacolari immagini.
I capolavori quali Monna Lisa, Bella Principessa, Annunciazione, Dama di profilo, L'Ultima Cena, Salvator Mundi, Isabella D'Este, Dama con l'ermellino contengono questa genialità di Leonardo.
Possiamo ben dire che "I nodi di Leonardo” sono un intrigante viaggio dove arte e complessità matematica si intrecciano e si integrano nei dipinti dove ben visibili nascondono però una segreta conoscenza.
Forse il vero “Codice da Vinci” dobbiamo cercarlo in quelle realizzazioni che riempiono intere pagine, si nascondono nei ritratti o al contrario si manifestano in grandiose composizioni.
Questo filo rosso che lega e attraversa l’intera produzione del maestro del Rinascimento italiano, dalle prime opere giovanili ai capolavori della maturità, diventa come un “logo”, una sorta di “marchio di fabbrica” o perfino una “firma” nascosta.
Ringraziamo la nostra ospite per la serata interessante ed impegnativa e la ringraziamo per la sua disponibilità a illustrarci il suo lavoro in italiano, consentendoci così di conoscere il “mistero da Vinci”.
Roberto Ferrari