Discorso Programmatico
 
PRIMO OBIETTIVO : migliorare la consapevolezza e la conoscenza di ogni Socio sui valori e principi del Rotary International.
 
SECONDO OBIETTIVO : coinvolgere il maggior numero dei soci nelle attività di Club ... fare gruppo ... anche gruppetti, specie se trattasi di gruppi operativi o impegnati su determinati service o temi ... l’importante è che tutti i Soci e tutti i gruppi operativi siano coordinati tra loro, possibilmente interagendo tra di loro.
 
TERZO OBIETTIVO : migliorare l’azione dei nostri service.
 
QUARTO OBIETTIVO : conservare la nostra esperienza nei service ... valorizzare i nostri service.
 
QUINTO OBIETTIVO  l’ultimo ... è l’ideazione di nuovi service ... possibilmente che abbiano impatto economico zero ... che ci vedano impegnati con la mente o con le braccia ... che coinvolgano anche soggetti terzi laddove il Club non ne avesse le competenze ... che possano essere sinonimo o esempio di eccellenza di pensiero ... oltre che possibilmente di risultato.
 
 
Discorso Programmatico
Care amiche e cari amici,
 
soprassiedo dal fare programmi, ma solo perché la recente esperienza mi ha indotto a sostituirli con dei più confacenti obiettivi che cercherò di raggiungere insieme a Voi, se condivisi.
 
PRIMO OBIETTIVO : migliorare la consapevolezza e la conoscenza di ogni Socio sui valori e principi del Rotary International.
 
Non tutti coloro che portano la rotellina, infatti, hanno identica conoscenza e consapevolezza di quali siano detti valori e principi.
 
Per questo obiettivo ritengo necessario il coinvolgimento di Soci qualificati, che hanno maturato non solo una lunga esperienza nelle file del Rotary, ma anche e soprattutto che hanno ricoperto ruoli specifici e qualificati nella formazione, come ad esempio il nostro Formatore di Club Adriano Anderloni.
 
D’altro canto, non si può costruire una casa se non si conoscono le norme della fisica e allo stesso modo non si può costruire alcun Club del Rotary se non se ne conosce la storia, se non se ne conoscono le regole e i principi ... e anche quando tutti si sentissero di non averne bisogno ... trovo comunque opportuno dare spazio a questo tema che reputo fondamentale.
 
Quanto alle regole su cui si fonda la nostra associazione, spero che nella prossima assemblea si riesca a parlare del lavoro svolto l’anno scorso dal sottoscritto e dagli avvocati Adriano Anderloni e Luca Faotto ... quindi ad aggiornare ... mediante un confronto pacato e cristallino ... il nostro regolamento di Club
 
SECONDO OBIETTIVO : coinvolgere il maggior numero dei soci nelle attività di Club ... fare gruppo ... anche gruppetti, specie se trattasi di gruppi operativi o impegnati su determinati service o temi ... l’importante è che tutti i Soci e tutti i gruppi operativi siano coordinati tra loro, possibilmente interagendo tra di loro.
 
Fondamentale, al riguardo, è creare affiatamento, un invito che non è frutto del mio pensiero ma di quello di Paul Harris ... il fondatore del Rotary
 
Io non voglio inventare l’acqua calda ... e al riguardo, in generale, nel mio anno, vorrei attenermi strettamente e unicamente alle
tre parole chiave del Rotary International
parole che costituiscono principi e che mi impegno, nei limiti delle mie capacità e fragilità, a perseguire:
 
SERVIZIO verso il prossimo ... senza interessi personali
 
AMICIZIA quale valore umano ... l’affetto, il rispetto e la fedeltà li ritengo come una sua manifestazione ... ma ciò che conta è che sia per noi un valore
 
ECCELLENZA in ultimo ma non per ultimo ... come obiettivo di qualità sia del pensiero che del comportamento
 
Queste sono le parole chiave del nostro agire rotariano ... ma non solo ... anche della nostra vita quotidiana ... perché essere rotariani non è esserlo solo alle conviviali o nel corso dei service ... come dice l’impegno formale la cui lettura è stata introdotta quest’anno ... noi tutti si è ambasciatori del Rotary International.
 
Sull’eccellenza voglio spendere due parole in più, perché forse l’allocuzione “in ultimo ma non per ultimo” rimane troppo generica
Noi non siamo una bocciofila e neppure una congregazione di suore ... con tutto il rispetto verso queste forme di aggregazione ... deve emergere la qualità ... non basta la benevolenza.
 
Tutti noi dobbiamo impegnarci affinché il Milano Castello sia un Club in cui possano trovare posto e interesse donne e uomini di “statura”.
 
Al riguardo di tale ultimo concetto chiedo conforto a Frank Devlyn, Presidente del Rotary International nell’anno 2000-2001, richiamando quanto scritto in un libro che vi invito a leggere, tradotto in italiano e che invio al nostro responsabile informatico Craig Sause per la sua circolarizzazione a tutti i Soci.
 
Una delle Sue premesse è che si impara a “conoscere il Rotary strada facendo”, perché i Soci presentatori a volte non trovano il tempo e a volte le parole per spiegare compiutamente ai nuovi Soci i principi e i valori che sono alla base dell’Associazione.
 
Ma per ciò che mi interessa qui trasmettere, quello che Egli rileva è la confusione che a volte si crea allorquando ci si confronta sulla qualità dei rotariani, permanendo, forse più in Europa e in particolare in Italia che in altri Paesi, questo a sentimento del traduttore Bruno Ghigi, grande e stimato narratore italiano, oltre che del sottoscritto, il dilemma tra qualità interpretata in senso elitario di classe sociale, ruolo sociale o professionale e possesso dei requisiti morali e di disponibilità a “fare per gli altri”.
 
Scioglierebbe il dilemma la considerazione che vi debbano essere entrambe le componenti, ovvero che ogni Club rappresentasse il legame costituito fra “gente speciale”, unita dagli stessi ideali di moralità, serietà professionale e grande sensibilità civica.
 
Questo in un Mondo perfetto ... rectius ... in un Mondo Rotariano perfetto ... ma la perfezione sappiamo tutti che è una caratteristica che appartiene esclusivamente all’Altissimo.
 
Quindi dobbiamo essere consapevoli dei principi così come delle nostre fragilità, con rispetto verso tutti i Soci ... perché se non maturiamo quel sentimento di amicizia e considerazione verso tutti i nostri Soci, senza distinzione alcuna, salvo naturalmente particolari casi d’incompatibilità caratteriale, difficilmente potremo essere pronti a servire idoneamente il nostro prossimo.
 
TERZO OBIETTIVO : migliorare l’azione dei nostri service.
 
Premetto che il nostro Club, all’interno del panorama dei Club appartenenti al Distretto 2041 ... non è un fanalino di coda.
 
Tutti noi dobbiamo essere orgogliosi non solo della storia di questo Club, dei tanti suoi Soci che hanno rivestito ruoli di preminenza nella società e di esempio nel “fare verso il prossimo” ... ma anche di quello che si è fatto nel presente e nel passato recente ... siamo stati al servizio di coloro che ne avevano bisogno ... al massimo delle nostre possibilità.
 
Certamente migliorare è possibile ... con l’unione e il confronto.
 
Intendo ripristinare ... proprio a questo fine ... le serate conviviali dedicate esclusivamente ai service ... all’ideazione, alla programmazione e alla loro esecuzione.
 
C’è spazio per tutti ... e sono convinto che saranno serate piacevoli tanto quanto lo sono quelle con relatori di pregio.
 
Credo, però, che quelle serate debbano essere preparate ... non si può improvvisare ... non ci si può limitare a dividere i tavoli a seconda delle scelte di ognuno di piacevolezza di questo o quel service ... occorre mettere a fuoco prima le competenze di ciascuno e quindi ripartirci/suddividerci per massimizzare i risultati.
 
Quello che ci accomuna e ci riunisce dev’essere questo ... magari non solo questo ... sicuramente soprattutto questo.
 
QUARTO OBIETTIVO : conservare la nostra esperienza nei service ... valorizzare i nostri service.
 
Banco alimentare su tutti ... questo è un momento difficile e se riusciremo a fare qualcosa in più sarò contento ... io ce la metterò tutta ... il network tra Club forse ha qualche speranza ... vedremo.
 
Anche il Distretto ha come obiettivo sensibilizzare i Club sull’emergenza alimentare e coinvolgerli in un’azione corale, ma forse non è quello che ho in mente io ... anzi che abbiamo in mente noi ... e parlo naturalmente di quei Soci che si sono distinti nello svolgimento di questo service, che ci hanno messo grande passione e risorse di mezzi e di tempo.
 
Comunque sia ... laddove verrà fatto del bene al prossimo ... a chi ne ha bisogno ... è qualcosa che dovrà sempre essere considerata positiva ... senza gelosie e senza campanilismi.
 
I nostri service prevedono quattro eventi di partecipazione concreta dei soci del Club ... mi riferisco ai due eventi Antigraffiti ... al banco alimentare e al banco farmaceutico ... non sono poca cosa ... soprattutto per chi è impegnato ... al di fuori del Rotary ... in attività professionali impegnative ... senza parlare del fatto che dobbiamo tutti dedicare tempo e attenzione ai nostri cari.
 
Una digressione ... io confido che nei prossimi anni e possibilmente anche in quest’anno il Club “cresca” non solo qualitativamente ma anche quantitativamente ... con l’ingresso di nuovi soci ... non voglio dare numeri adesso ... inizieremo a fare i conti alla fine di quest’anno ... ma tengo a precisare che su ciò confido perché la forza numerica è un fattore importante ... che garantisce tranquillità ... dove non potrà uno ci saranno altri a dare manforte a questo o a quel service ... è questo il senso che reputo meritevole.
 
Faccio qualche esempio ... dobbiamo essere vicini a Fabiola Minoletti e Pino Sorbini ... che si sobbarcano le maggiori responsabilità in termini di tempo, energie e attività organizzative del service antigraffiti la prima e del banco alimentare e farmaceutico il secondo ... informiamoci presso di loro su come possiamo essergli utili ... come possiamo sollevarli da qualche incombenza ... non devono essere loro a chiedere il nostro aiuto ma dobbiamo essere noi ad offrirglielo.
 
Analogo discorso vale anche per la quinta via d’azione del Rotary International ... quella giovanile ... che vede impegnati Massimo Borioli, Pietro Castelli e Craig Sause.
 
QUINTO OBIETTIVO  l’ultimo ... è l’ideazione di nuovi service ... possibilmente che abbiano impatto economico zero ... che ci vedano impegnati con la mente o con le braccia ... che coinvolgano anche soggetti terzi laddove il Club non ne avesse le competenze ... che possano essere sinonimo o esempio di eccellenza di pensiero ... oltre che possibilmente di risultato.
 
Nel corso del sopralluogo tenutosi in Via Laghetto a Milano, per la programmazione delle modalità di svolgimento dello stesso in tempo Covid-19, quindi al fine di organizzare/improntare segnaletica e protocolli di sicurezza in funzione dell’attività e dello stato dei luoghi, il nostro Vice Presidente Luca Faotto ne ha citato uno di esempio ... l’esame spirometrico gratuito, da offrire con la collaborazione di un medico e l’ausilio di un idoneo apparecchio.
 
Un service che oltre a professionista e apparecchio necessita di autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico, anche se si possono trovare situazioni in cui si potrebbe ovviare, laddove ad esempio si svolgesse all’interno di spazi privati, un tavolino e un gazebo e quattro scartoffie da compilare ... oltre che naturalmente tempo e buona volontà.
 
Ma se ne possono immaginare altri di service simili.
 
Concludendo ... il Club non è un’entità astratta ... il Club siete voi e se veramente ci tenete al Club dovete tenere a ciascuno dei suoi Soci ... nessuno escluso ... solo così si potrà aspirare a ricoprire un ruolo rotarianamente meritevole e raggiungere gli obiettivi di servizio che ci dovrebbero aver determinato ad entrare in questa grande famiglia ... obiettivi che dobbiamo perseguire al massimo delle nostre possibilità ... con eccellenza.
 
Io cercherò di essere d’esempio, cercherò di esservi di guida ... anche se la qualità più importante che mi è stata riconosciuta dalla mia secondo genita, Federica, a cui riconosco speciale acume, è il saper consolare.
 
Se non raggiungeremo alcun obiettivo, se al termine resterete delusi da come avrete trascorso quest’anno rotariano, conto quindi per allora, quanto meno, di riuscire a consolarvi.
 
Grazie a tutti
 
Marco Loro