La serata, subito dopo il suono della campana e quello degli inni, ha regalato al Club tre grandi emozioni ... le prime due costituite dalla spillatura di due nuovi soci, la nascita di due nuove amicizie.
 

Luigi Capone, rotariano di Knoxville, città americana nello Stato del Tennessee, è stato spillato dal Presidente, che per passaggio di testimone del Presidente del Club di provenienza ne diventa padrino mentre Vincenzo Scuotto è stato spillato dal suo padrino Craig Sause, a cui va anche il merito dell’ingresso del primo dei due.
 
Se per Luigi non si è proceduto con la lettura della dichiarazione d’impegno, in quanto già rotariano, per Vincenzo Craig ha dato lettura della stessa, nonostante il meritorio curriculum di Vincenzo nel nostro stesso Rotaract nel 2007-2008, una lettura caratterizzata da grande emozione, la stessa che hanno provato il Presidente e il sottoscritto ... forse anche altri ... nel vedere l’amico Craig cedere al sentimentalismo come un italiano piuttosto che come un americano.
 
 
Un benvenuto quindi a questi due soci dal curriculum di tutta eccellenza, ai quali vorremo destinare il nostro affetto e il nostro esempio di rotariana analoga eccellenza.
 
La terza grande emozione riguarda proprio il nostro socio americano, Craig Sause, a cui il Presidente ha consegnato un riconoscimento per il suo impegno nella prima via di azione rotariana, quella interna, un riconoscimento che il Presidente ha voluto sottolineare che, a differenza della PH, non può essere concessa dal solo Presidente di Club ma deve trovare il placet dello stesso Governatore.
 
Il Presidente ha quindi dato lettura della motivazione contenuta nell’attestato di benemerenza che ha non solo fatto incorniciare ma integrato sul retro con l’inserimento della lettera personale di complimenti firmata dallo stesso governatore Roberto Bosia al suo amico Craig.
 
Bravo Craig, come si legge nella motivazione sempre disponibile e con il particolare merito di aver fatto si che il Club si potesse riunire anche durante il lockdown tramite l’applicativo e piattaforma di zoom.
Quando ero ragazzo ed ero avvezzo a “gimblanare” che in milanese significa perdere tempo, mio padre soleva ripetermi “chi ha tempo non aspetti tempo”.
Quando lo scorso giovedì ho avuto il piacere di conoscere e ascoltare Riccardo Garosci, i consigli paterni mi sono tornati alla mente.
 
Il Presidente Loro segue con l'introduzione del nostra relatore.  
Ho letto il suo C.V. e mi sono reso conto che neppure un attimo della sua vita è stato sprecato, di nascosto avrà trovato il sistema di raddoppiare la durata del giorno.
 
Imprenditore, amministratore e presidente di molte associazioni di categoria e culturali, di enti pubblici e privati, parlamentare europeo e poi la passione per le auto, per i rally ... tanto da diventare pilota ufficiale della Mitsubishi Italia.
 
Non a caso tutto quello che ha fatto lo ha fatto bene ed è cosa davvero formidabile.
Figlio e nipote di rotariani, pur non avendo mai aderito al nostro sodalizio ha sempre vissuto tramite il papà e il nonno i nostri valori, cercando sempre di rispettarli nelle sue molteplici esperienze.
 
Parlata spedita, allegra, rapida nelle descrizioni con la capacità di cogliere l’essenza delle esperienze vissute e gli aspetti divertenti in esse ritrovate.
 
Eletto deputato parlamentare europeo nel 1994, ha lavorato a Bruxelles fino al 2005 non nascondendo la difficoltà nell’ambientarsi in un sistema abbastanza complesso ma operativamente efficiente.
 
Dice scherzando che per capire solo dove erano i bagni ci sono voluti cinque anni; ma molto meno ce ne sono voluti per capire che la parte veramente operativa risiede nelle Commissioni Parlamentari, quelle che producono tutte quelle proposte normative che poi ... forse ... si trasformano in Direttive Comunitarie.
 
Il “forse” dipende ovviamente dagli interessi e dalle lobby dei singoli Stati, ambiti in cui la mediazione diventa, come sempre, delicato tema e ago della bilancia.
 
Ci riporta, ad esempio, la sua personale esperienza nella commissione Acque Minerali, laddove una delle finalità è quella di determinare e proporre una disciplina che tenga conto delle caratteristiche produttive, della qualità e dell’utilizzo delle stesse.
 
Un intenso lavoro presso produttori, medici nutrizionisti, chimici, associazioni di consumatori, un ambito entro il quale è emerso un elemento importante da tenere in considerazione, secondo il Relatore, ovvero che sia da prediligersi un uso personale di acque diverse, anziché la consumazione di un solo determinato tipo o marchio, ciò in quanto ogni acqua ha spiccate qualità organolettiche e fisico-chimiche che possono dare benefici se utilizzate in forma alternata con altre.
 
L’Italia ha moltissimi produttori di acque minerali con quote di mercato basse e diffuse, la Francia invece ha tre grandi gruppi di produzione che si dividono tutto il mercato ... questo il dato di mercato.
 
La proposta ... il testo di emendamento ... formulata dal Relatore in tal senso ... consistente nel suggerimento di un consumo personale di acque appartenenti a diversi produttori e quindi con caratteristiche diverse ... non è passata!!!
Seppur interessante la vita di parlamentare europeo, l’attività imprenditoriale familiare, chiamata a nuovi assetti e riorganizzazioni obbliga al rientro e a nuove sfide.
 
È in tale occasione che riemerge la mai sopita passione per le auto e le gare di rally.
 
Lascio alla lettura del C.V. in calce alla mia relazione il compito di rappresentare quanto il nostro relatore è riuscito a fare in vent’anni di carriera come pilota.
 
Tale passione si è coniugata con una bravura e una capacità non comuni, che gli hanno permesso di ottenere vittorie davvero prestigiose, sia a livello dilettantistico che a livello professionale, come pilota ufficiale della Mitsubishi Italia.
 
Quello che un curriculum non può dire sono le emozioni, le esperienze, gli aneddoti che si possono provare, raccogliere e raccontare in una vita di gare.
 
Uno degli elementi salienti e divertenti, come emerso nella serata, è quello del rapporto Pilota-Navigatore, dove possono nascere grandissime amicizie oppure viscerali manifestazioni conflittuali.
 
È capitato che Navigatori venissero abbandonati in mezzo al deserto perché entrati in rotta di collisione col Pilota.  D'altronde la fiducia reciproca è fondamentale per creare un connubio vincente.
 
Nel prosieguo della relazione, scopro che la famosa gara Parigi- Dakar che si sviluppava in territorio africano, nel 2009 è divenuta la Dakar e attraversando l’Atlantico oggi viene corsa tra Argentina e Cile.
 
Se è vero che le dune del deserto sahariano sono micidiali ... quelle del deserto cileno sono peggio.
 
Sono l’angoscia di ogni pilota ... perché regna sempre l’ignoto oltre la cresta e andare piano vuol dire insabbiarsi ma andare troppo forte vuol dire cabrare e atterrare di muso oltre la duna stessa ... con risultati a volte davvero deleteri.
 
Scopriamo anche che le donne sono bravissime piloti e che solo la metà dei partecipanti riesce ad arrivare, più o meno indenne, alla fine della gara.
 
Tale durissima selezione è una costante che permette alle Organizzazioni di alleggerire i costi della logistica e far emergere la migliore organizzazione per auto, piloti e assistenza.
 
Scopriamo, anche grazie alle domande successivamente rivolte al relatore dagli amici Castelli, Motti, Amerio, Parazzi e Faotto, che per orientarsi viene dato un Road Book con una serie di coordinate da mettere nel GPS dell’autovettura e che il percorso è dato nel seguire queste coordinate fino al punto di arrivo.
Il beep del sistema satellitare, quando vengono toccati ... azzeccati ... tali “punti” geografici ... è sempre motivo di grande sollievo ... ovvero il sapere di non essersi persi.
 
Gli elementi chiave per una buona riuscita della gara sono il mezzo, il pilota, il supporto e gli Sponsor che permettono di organizzare al meglio le prime tre voci.
Ma la vera e grande difficoltà da superare è l’aspetto psicologico ... dove capacità di concentrazione, resistenza alla fatica e ai disagi fisici, accettazione della forzata convivenza in un abitacolo stretto e disagevole ... possono far mutare considerevolmente il risultato di una gara.
 
Argomento appassionante, di sicuro e ampio interesse, relatore simpatico e con grande capacità di attrazione, la gioia di rivedersi attorno ad un tavolo, il sorriso degli amici per un attimo non filtrato dalla mascherina, tutto questo per una serata davvero interessante e piacevole.
 
Il nostro Presidente chiude la serata con il consueto tocco di campana.