Banco Alimentare
Sabato 26 Novembre 2022
Amici carissimi, abbiate la pazienza di leggere questa relazione fino in fondo, rispetto ai nostri ultimi standard, questa volta ho abbondato ma è facile capirne la ragione.
Lo stipendio è stato pagato regolarmente il 27 del mese e noi pronti, convincenti e avvincenti abbiamo saputo raccoglierne i frutti o meglio fabbricare, riempire secondo i diversi generi, etichettare, pesare, stoccare, caricare e consegnare poi in Fiera, le 554 scatole per complessivi 7.566 kg. Questo il nostro “bottino” pari a circa l’1/1000 dell’intera raccolta della Giornata Nazionale del Banco Alimentare, per complessive 8.973 tonnellate.  Ma guardiamo meglio i numeri nazionali. 8.973.000 kg per 108.000 volontari stanno a significare 83 kg circa a volontario.
Pino Sorbini
Ma in quanti eravamo presenti, comprendendo oltre ai Soci, i famigliari con bambini e amici e il Rotaract? In 67 persone; il che sta a dire 112 kg a testa e quindi con un indice di produttiva che supera quasi del 50% la media nazionale, senza avere, manco fossimo statali, il prof. Brunetta alle spalle.  Perciò, come sempre, abbiamo una marcia in più, che è data soprattutto dall’amicizia che ci lega e dalla carica che l’infaticabile patron dell’evento, il nostro Socio Pino Sorbini, coadiuvato da Marco Facchetti, sa infondere in ciascuno di noi, piccolo o grande che sia, in modo che ognuno, secondo le proprie capacità e disponibilità, trovi il proprio ruolo e provi soddisfazione durante la giornata, in ciò comprendendo anche qualche più o meno lieve mal di schiena. Da non sottovalutare il fatto che tale giornata inizia poco dopo l’alba, ovvero ben prima delle otto e termina ben oltre il tramonto ovvero quasi alle 22.00. Il tempo, atmosferico, fa, come sempre, un po’ quello che vuole, non tanto quale segno di disappunto quanto per provare la nostra fedeltà – assiduità all’evento. Ma ormai siamo non solo preparati ma anche riparati tramite pallets e gazebi e quindi nulla ci spaventa.
Come ogni anno l’Esselunga di viale Jenner (ogni volta ci si chiede il perché sia così nominato dal momento che si entra, almeno a piedi, da via Legnone) ci ha accolto con simpatia, venendoci in contro nelle varie necessità e non brontolando in rapporto a un’occupazione generalizzata e progressivamente espansiva degli spazi antistanti l’ingresso pedonale e gli sbarchi ascensori.
Ma forse, a ben guardare, non dobbiamo pensare che sia solo l’amicizia a caratterizzare e soprattutto a far sì che ci sia un’adesione a questa iniziativa così forte da coinvolgere i nostri famigliari e amici. Il banco alimentare ha un valore educativo, così ci dicono e soprattutto scrivono gli organizzatori ed è proprio sul tema educativo-umanitario, uno dei grandi filoni rotariani, che noi, identificandoci, agiamo con entusiasmo e grande dedizione, tant’è i risultati misurati in kg. Lasciamo quindi spazio allo scritto degli organizzatori. “La durezza del tempo presente colpisce ormai tutto il nostro popolo. La solitudine e la fragilità dei legami familiari e sociali rendono le persone ancora più povere, in uno scenario economico già allarmante. In questa situazione, il semplice gesto di carità cristiana, che è il condividere la propria spesa con il più povero, è come “accendere un accendino nel buio”. L’estraneità e la paura sono sconfitte, può nascere un’amicizia che rilancia nella realtà col gusto di essere nuovamente protagonisti, sostenendosi nella quotidiana fatica del vivere”.
Ma come sempre c’è stato qualche teatrino o delle situazioni (non me ne vogliamo quanti non sono citati) che devono essere per forza ricordate.
Nella foga ci si è accaparrati, non senza disappunto, visto poi il contenuto, di uno o più sacchetti contenenti uova, calzette, cioccolate varie, rossetti protettivi per labbra ecc. ecc. Nonostante la buona volontà, la comprensione e il garbo di Guido Magenta, non si riusciva a placare una sorta di drago cinese, in realtà una famiglia cinese, che agitandosi reclamava (ma chi li poteva capire? ci sarebbe voluta un’alfabetizzazione primaria al contrario) la propria personale spesa, che finalmente, dopo lunghi conciliaboli, veniva restituita con reciproca soddisfazione, ai legittimi proprietari.
E come non apprezzare l’opera di stivaggio delle suddette casse in quello che è stato definito il “bilico”, argenteo e griffato, messo a disposizione dal nostro socio Loro, uno dei principali driver della giornata, “bilico” tanto apprezzato e per la capienza (al che il nome) e per il pianale, unico nel suo genere, in quanto esempio perfetto di planarità, quasi fosse un tavolo da biliardo?
A tutti i presenti, sicuramente un po’ stanchi a fine giornata, il più sincero grazie da parte di tutto il Club.
Correva l’anno 2008 e l’estensore della giornata fu Paolo Bassi.
Chi ha un po’ di anzianità di servizio avrà ritrovato nomi di soci non più nel nostro Club ed il mio archivio storico digitale si ferma purtroppo a tale anno.
Pino Sorbini mi ha ricordato che questo è stato il nostro 20° anno di Banco Alimentare, i soci e gli amici un poco sono cambiati ma le attrezzature e lo spirito sono rimasti assolutamente immutati.
Il rito si perpetua, i ricordi anche e il ricordo di chi ci ha lasciato diventa momento di tristezza.
La barba bianca di Renato, uomo semplice con un cuore grandissimo quest’anno non era più con noi, il figlio Cesare ha voluto mantenere la tradizione di famiglia e per noi è stata una bella sorpresa.
La presenza è stata allietata come sempre dai figli e anche dai nipoti dei soci, questi ultimi a significare che l’età avanza ma è anche vero che il nostro club ha rinnovata vitalità con i nuovi soci entrati recentemente.
La raccolta, nonostante l’anno particolarmente delicato per i tragici fatti dell’Ucraina, è stata premiata con il raggiungimento di 4.415kg di derrate alimentari consegnate al Banco grazie alla perfetta organizzazione ed ai mezzi di Pino Sorbini e Guido Motti.
Un particolare ringraziamento al nostro Rotaract ed al Presidente Alex Sause che come sempre ha garantito con una folta presenza la perfetta riuscita di questa giornata.
Ultima nota di cronaca è stata la fantastica grinta del nostro Presidente nel convincere le persone, che entravano nel supermercato, a donare per il Banco.
Giornata sempre speciale, giornata coinvolgente, graziata anche da un tiepido sole che ha scaldato le nostre membra ma soprattutto i nostri cuori.