Ing. AMERIGO DEL BUONO

Un argomento, quello dei trasporti Milanesi, che trova sempre grande interesse tra i soci e gli ospiti. L’ Ing. Del Buono ci illustra il ruolo di ATM e l’estensione della rete dei trasporti Milanese che ATM gestisce precisando che MM (Metropolitana Milanese) ha progettato e costruito la linea 1 (linea rossa) mentre l'operatività e la gestione del servizio sono stati successivamente affidati all'ATM. Oggi MM mantiene attività di ingegneria e project management (come nel caso della Metro 4) e gestisce gli impianti di servizi idrici integrati della città di Milano (acquedotto, fognatura e depurazione) ed altre attività come il facility management del patrimonio comunale di edilizia scolastica.
 
ATM attualmente gestisce tutti i trasporti della città di Milano che includono la metropolitana (116 Km e 1.388 carrozze), la rete tranviaria (180 Km e 500 tram) tra le più estese e antiche d'Europa, i filobus (52 Km e 150 filobus) e gli autobus (1.100 Km e 1.500 autobus).  L’Ing. Del Buono sottolinea che uno dei problemi principali che l’azienda sta affrontando è la mancanza di reperimento degli autisti, soprattutto dopo il periodo della pandemia, a causa principalmente degli orari di lavoro.

 

 
Per ciò che concerne gli autobus ATM ha come obiettivo principale la completa sostituzione della flotta di autobus esistente, oggi in gran parte alimentati a gasolio (290 autobus sono ibridi), con autobus elettrici entro il 2030. Il programma, annunciato nel 2017 dal sindaco Giuseppe Sala a Parigi, ha già raggiunto risultati significativi (sono attivi 170 bus elettrici) e dovrebbe subire un’accelerazione grazie ai fondi stanziati dal PNRR.  L’investimento complessivo è di 1,5 miliardi di euro per nuovi veicoli e infrastrutture. A proposito di infrastrutture ATM ha realizzato due depositi per il caricamento notturno: uno a San Donato, dotato di 65 colonnine di ricarica, e uno in viale Sarca con 75 colonnine di ricarica e 2 charger hi-tech. Questi ultimi consentono di ricaricare completamente un autobus in 5/8 minuti a differenza delle circa 3 ore richieste dalle normali colonnine di ricarica, garantendo un’autonomia di circa 200 chilometri, la distanza coperta in media da un autobus in un’intera giornata.
 
Per ciò che concerne l’idrogeno, l’ Ing. Del Buono conferma l’interesse di ATM a questo tipo di soluzioni nell’ambito degli autobus ma per questioni di costo questa opzione non è stata inclusa nel piano 2030.  L’ Ing. Del Buono precisa però che ATM ha intrapreso diverse iniziative per integrare autobus a idrogeno nella sua flotta iniziando dalla linea 84 facendo il pieno a San Donato, all'interno del deposito ATM vicino al capolinea della linea gialla del metrò. ATM ha aderito ad un progetto, chiamato Clean Hydrogen In European Cities (Chic), insieme ad altre città come Londra, Oslo e, in Italia, Bolzano.
 
L’Ing. Del Buono inoltre ha illustrato come l’ATM ha realizzato la prima metropolitana di Copenhagen e la prima metropolitana di Salonicco, che sarà inaugurata tra poche settimane. Metropolitane a guida automatica costruite con gli standard più moderni e in partnership con Hitachi. Realizzazioni che hanno permesso di acquisire conoscenze e competenze molto importanti per migliorare anche il nostro sistema metropolitano.       
 
Alla domanda sull’introduzione, quasi mezzo secolo fa, dei Jumbo-Tram l’ Ing. Del Buono risponde che quelle scelte erano frutto di un contesto in cui esistevano le ore di punta. Oggi il contesto è cambiato e gli spostamenti sono più distribuiti durante la giornata e quindi questa tipologia di Tram non risponde più alle esigenze attuali. Alla domanda se la rotaia di superficie potrà rappresentare il futuro dei trasporti  metropolitani in virtù della trazione elettrica e della più facile adozione di treni senza pilota,  l’Ing. Del Buono risponde che ciò dipende dal contesto. In città che dispongono di maggiori spazi liberi, come Parigi, e per nuovi insediamenti urbani questa scelta può rappresentare una valida soluzione. Per città come il centro di Milano una estensione dell’attuare rete su rotaie sarebbe invece difficilmente praticabile.
Valter Amerio