
In questa Conviviale del 3 aprile abbiamo avuto il piacere di conoscere il Dr. Alberto Basso, presidente della fondazione “Fracta Limina”, fondata nel 2018, quando sette famiglie decisero con coraggio di scommettere tutto quello che avevano per dare una speranza ai loro figli, e Paolo Ballerio, consigliere della Cooperativa Sociale Fabula, nata nel 2008, dall’esperienza pluriennale di insegnanti e di professionisti nel campo dell’autismo e delle disabilità psichiche.
“Fracta Limina” ai più dice poco o niente ma altro non è che la locuzione latina che in italiano si traduce in “Confini Infranti”, cioè spezzare i confini, abbattere le barriere e oltrepassare i limiti.
Questa è la missione della Fondazione che ogni giorno lotta per annullare la distanza tra la disabilità e la società.
Ci sono tre gradi di autismo - ci dice Alberto - e i nostri figli sono di livello 2/3.
La persona autistica non sa comunicare con le parole. le immagini sono lo strumento per relazionarsi.
Chi è affetto da autismo ha bisogno di sapere cosa gli capiterà, deve conoscere cosa lo attende per rimanere calmo e stare bene.
L’autismo non è una malattia ma una condizione. Puoi migliorare ma non puoi guarire.
In Italia ci sono 600.000 persone autistiche e il fenomeno è in continuo aumento. Al contrario, personale specializzato e strutture adeguate sono insufficienti per rispondere ai bisogni del territorio.
Anche la scuola non è sempre in grado di capire e anche se capisce spesso non è nelle condizioni di aiutare.
Abbiamo pensato al futuro dei nostri figli – continua Alberto – e ci siamo messi in gioco scommettendo tutto ciò che avevamo.
In autofinanziamento abbiamo comperato nel centro di Melegnano un ex oratorio al costo di euro 600.000,00 e ora intendiamo ristrutturarne gli edifici per realizzare aree dedicate alle persone autistiche, spazi aperti alla Comunità, appartamenti dove questi ragazzi si abitueranno a vivere in autonomia, un Centro diurno, un teatro e uno spazio polifunzionale.
Le banche hanno finanziato e il progetto è anche stato approvato dalla sovraintendenza ai beni culturali. La spesa prevista è di 4.500.000,00 euro.
Noi pensiamo ad un modello che sia replicabile e che generi una rete di solidarietà nel territorio per abbattere le distanze tra disabilità e società.
La gru e l’impresa ci sono, speriamo per fine 2026 di vedere realizzato il nostro sogno. Poi occorrerà formare il personale.
Al termine di questa serata, dopo il ringraziamento ai relatori che ci hanno dedicato del tempo sottraendolo ai loro impegni e alle loro famiglie, non possiamo che vivere, cari amici, l’emozione dell’atleta che ai blocchi di partenza attende il colpo che darà inizio alla gara.
Tutti sappiamo dell’evento del 5 giugno, al Teatro Ciro Menotti di Milano, dove si terrà un concerto Gospel, per raccogliere fondi per la onlus “Fracta Limina”.
Per l’ambizioso progetto della fondazione – 4.500.000 euro sono veramente tanti - non potremo fare molto, ma il nostro contributo sarà un aiuto per l’acquisto di apparecchiature e diverrà ancora più importante se sapremo raccogliere la sfida, dimostrare chi siamo veramente e fare un importante salto di qualità.
Non possiamo neanche immaginare cosa ci sia nel cuore di Alberto – lui ha addirittura adottato un bambino di due anni autistico - e di tutti i genitori che in questa serata lui ha rappresentato. Forse speranza e fiducia nel prossimo si alternano a preoccupazioni e paura.
Per quello che possiamo fare, noi abbiamo il dovere di sostenere la loro speranza e la loro fiducia.
Non siamo tanti, ma neppure pochi. Le conoscenze le abbiamo, il teatro – 300/500 persone - lo dobbiamo riempire.
Roberto Ferrari