Un doveroso ringraziamento vada alla nostra giovane socia Luisa Gilardi per averci presentato la relatrice della serata, Dott.ssa Montroni, attuale Direttore Amministrazione e Finanza di ATM, (spero che la dizione sia corretta) che ci ha, piacevolmente, intrattenuti sulla storia di ATM, la situazione attuale ed i progetti futuri.
 
 Raramente lo scrivente ha visto una platea così attenta ed interessata all’argomento trattato e ne sia testimonianza il folto numero di interventi dei Soci (Motti, Scaletti, Amerio, Loro, Burghignoli, Reda, Bonuomo, Sorbini) spesso con domande “multiple” alle quali la nostra Relatrice ha risposto in modo esauriente e professionalmente ineccepibile.
 
Probabilmente ciò è dovuto al fatto che tutti noi, milanesi di nascita o per acquisizionesiamo più che interessati allo sviluppo della rete di mezzi pubblici essendone i principali utenti.
 
 
ATM nasce nel 1931 e da allora di strada (è proprio il caso di dirlo! Chissà quanti milioni di chilometri hanno percorso i mezzi dell’ATM da quella remota data ai nostri giorni) ne ha fatta moltissima, specialmente a partire dagli anni ’60 dello scorso secolo con la costruzione delle prime linee di metro fino a giungere all’ultima (M5 lilla) i cui treni “driverless”. Ma, come sanno tutti i residenti a Milano, i lavori continuano senza sosta per ampliare la rete. Che attualmente (mezzi di superfice + metro) trasporta circa 800 milioni di passeggeri/anno con un fatturato annuo di 1 miliardo di euro. E, cosa importante e molto positiva, con bilanci in utile.
 
Il fatto sorprendente è che una parte non indifferente – vicina al 10% - dei ricavi venga effettuata all’estero; attualmente la Danimarca occupa un posto rilevante come cliente ATM che ha appena vinto la gara per la realizzazione della “metro tranvia leggera” in quel paese.
 
Ma i 9,700 dipendenti di ATM non si occupano solo ed esclusivamente di trasporti; a loro sono affidate una serie di infrastrutture tecnologiche come, ad esempio, la gestione dell’Area C e B e, sempre nell’ambito dei trasporti il servizio di Bike sharing.
 
La somma di tutte queste attività ha fatto sì che l’indice di soddisfazione da parte della clientela sia in continuo aumento.
 
Due parole sulla “flotta” composta da filobus, tram e autobus; questi ultimi, principalmente con motori a gasolio, verranno, un po’ per volta sostituiti con motori di ultima generazione il meno inquinanti possibili. A parte un paio già equipaggiati con motori totalmente elettrici.
 
È l’inizio dell’obbiettivo da realizzarsi entro l’anno 2030: 100% dei mezzi totalmente elettrici.
 
A questo proposito una delle domande rivolte alla Relatrice fu: perché non investire su mezzi sfruttando la tecnologia motore a idrogeno? La domanda ha avuto una esauriente risposta in questi termini: un mezzo a motore diesel con tutti i necessari accorgimenti anti inquinamento costa circa 220.000 euro. Quelli elettrici costano quasi il doppio, ma un suo gemello a idrogeno costerebbe circa una volta e mezzo di quello elettrico. Operazione (almeno per ora) non economicamente conveniente.
 
In chiusura un piccolo ricordo personale. Quando i miei genitori mi permisero di accedere ai mezzi pubblici da solo, il personale delle carrozze era formato da due figure professionali: il conducente ed il bigliettaio. Entrata obbligatoria dalla parte posteriore e coda per acquistare li biglietto valevole solo per quella specifica corsa. In alternativa si poteva comperare un “ticket” da “n” corse che veniva “punzonato” ogni volta. E qui sta l’inizio della rivoluzione tecnologica: la forma del “punzone” variava a seconda delle linee e dei giorni (rotondo, a stella, quadrato, rettangolare, e via dicendo) ad evitare eventuali “furbizie”
 
 
Il 3 marzo 1974 (fonte Wikipedia) la figura del bigliettaio fu abolita. Come contrastare diciamo “l’abusivismo trasportatorio”? Aumentando il numero di controllori! A oggi vengono erogate sanzioni per mancati pagamenti equivalenti a circa 6,5 milioni di euro. Personalmente ho ancora nostalgia di quella figura con cui si poteva, volendo, scambiare anche qualche parola ricevendo sempre delle risposte gentili.
 
In conclusioneuna bella ed interessante serata che, come detto all’inizio, ha coinvolto positivamente tutta gli ascoltatori.
 
Un ringraziamento a coloro che si sono adoperati per l’organizzazione e la realizzazione con in testa il nostro Presidente Guido Motti.
 
Massimo Borioli